Scegliere un buon motore può essere insufficiente se poi viene applicata una ruota troppo piccola. Non servono formule matematiche per capire che una ruota piccola deve fare molti più giri per percorrere la stessa distanza di una ruota grande. Un motore lento accoppiato a una ruota piccola difficilmente vi permetterà di avere i giusti tempi di reazione per recuperare l'equilibrio, mentre un motore veloce accoppiato a una ruota grande vi permetterà di raggiungere più facilmente il vostro obiettivo.
Vorrei far notare come tanti video in realtà mostrano dei self balancing robot che operano su un tappeto o comunque su una superficie morbida. La superficie morbida incrementa moltissimo la stabilità perchè da una parte rallenta tutti i movimenti compresa la caduta, e dall'altra permette il mantenimento dell'equilibrio senza applicare forze sul robot. Se non siete convinti, prendete un uovo e provate a farlo stare in equilibrio su una piastrella, poi provate sulla sabbia. Oppure provate ad andare con la bicicletta nella ghiaia. Il principio è lo stesso.
Ovviamente l'obiettivo del progetto è riuscire a mantenere in equilibrio il robot sulla peggior superficie esistente, ovvero quella perfettamente liscia.
Il secondo problema della superficie liscia è dovuto allo scivolamento della ruota, che a causa dell'elevata coppia del motore si trovata a scaricare a terra un'enorme forza che deve trovare riscontro in un ottimo attrito con la superficie. La migliore ruota è quella gommata, perchè detta in parole povere "non sgomma".
Sui siti di robotica si trovano molti tipi di ruote: quelle più semplici sono ruote in plastica che non dispongono di un mozzo fissabile all'albero motore tramite una vite, sono ruote adatte per lo più a robot a 3 o 4 ruote, con motori abbastanza deboli.
Esistono poi in commercio ruote per così dire professionali, dove l'accoppiamento con l'albero motore è fatto tramite un mozzo in metallo.
Nel prossimo post: il controller dei motori e la calibrazione.
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