Prosegue la mia sperimentazione con le Philips Hue. L'idea di base era quella di rimpiazzare una lampada rotta in ufficio dotata di sensore di movimento (pir) e di luce, in grado di autonomamente determinare la presenza di una persona e di accendere le lampade fluorescenti dimmerandone la luminosità in funzione della reale illuminazione naturale della stanza.
Per replicare il funzionamento ho pensato di interfacciare le Phlips Hue con una scheda Arduino Ethernet, un sensore di presenza di tipo infrarosso (pir) e un sensore di luce.
Questa volta ho fatto la spesa su Exp-Tech che ha prezzi in linea con il resto del mercato, ma con un assortimento e disponibilità decisamente sopra la media.
Per una contenuta spesa di 71 euro ho portato a casa anche una Skeleton Box, ovvero un piccolo case trasparente in metallo e plexyglass tutto montabile senza viti, con dei semplici rivetti in plastica a pressione.
Il primo prototipo lo potete vedere in questa foto:
Come ben visibile, i due sensori li ho volutamente lasciati appesi all'esterno con del filo di ferro, in modo da poterne facilmente variare l'orientamento.
In particolare il sensore PIR è quello più delicato, in quanto pur avendo una copertura su quasi 180°, di fatto ha una copertura "a macchia di leopardo", per cui è bene avere ampia libertà di posizionamento per evitare poi malfunzionamenti una volta posizionato in modo definitivo il case.